Il Plantare
Cos’è un ortesi plantare?
Con il termine Ortesi plantare indichiamo un dispositivo medico ideato, progettato e fabbricato interamente su misura, considerando quindi ogni aspetto del paziente (anatomia del piede, patologia legata ad esso, età del soggetto, peso, sudorazione), il quale vada a reagire alle sue varie necessità. È fondamentale che sia in grado di correggere, o quantomeno limitare tali problematiche in questione, seppur mantenendo un ottimo grado di tollerabilità nella vita di ogni giorno.
Nello sviluppo di ortesi plantari e calzature i materiali utilizzato sono i più disparati, raggruppabili in: rigidi, semirigidi e morbidi.
Principalmente spiccano carbonio, e alcune leghe di alluminio, il sughero, il cuoio, resine termoformabili, ma anche lattice e schiume poliolefiniche.
Tipi di ortesi plantari
Fondamentalmente vengono identificati tre tipi di plantari su misura:
- Plantari correttivi: si tratta di ortesi adoperate nel trattamento di una problematica sorta in età evolutiva. Mediante utilizzo di sostegni, cunei o spessori aiutano nella correzione di situazioni quali retropiede valgo o piede piatto, mantenendo comunque una corretta postura al piede.
- Plantari antalgici: ideati per alleviare o, nel migliore dei casi, eliminare la sofferenza verificatasi in seguito ad una complicanza in essere. Generalmente, quindi, si tratta di ortesi fabbricate grazie a materiali morbidi in grado di ammortizzare, e scaricare, gli urti in determinate zone del piede. Vengono realizzate su soggetti che si trovano mediamente in età avanzata, per il trattamento di patologie quali piede diabetico.
- Plantari biomeccanici: i più complessi da realizzare, sia dal punto di vista della costruzione che per l’ottima competenza che un tecnico ortopedico deve possedere per poter ristabilire una corretta funzionalità del passo. Il calco del piede, infatti, deve essere effettuato solamente in seguito ad una accurata anamnesi del soggetto ed una valutazione attenta della camminata, che comprende quindi eventuali instabilità articolari, grazie anche all’uso di piattaforme di forza e pressione. Hanno lo scopo fondamentale di assorbire l’impatto a cui il tallone è soggetto durante la prima fase di appoggio, normalizzare i tempi di contatto del piede al suolo, rispettando la corretta prono-supinazione del piede, e trasferire il peso corporeo durante il movimento.
Tecniche di progettazione e realizzazione
In merito alle metodologie produttive ne distinguiamo prevalentemente tre:
- Ad asporto (di materiale), che consentono un tipo di fabbricazione rapida e standardizzata.
- Con metodo CAD-CAM.
- Su calco.
In quest’ultimo tipo di lavorazione è indispensabile la rilevazione dell’impronta del piede su carta podografica e schiuma fenolica, o pedana baropodometrica, e la rilevazione del calco. La carta podografica consente di visualizzare il tipo di appoggio del piede e di conseguenza le zone soggette a maggior carico, il calco poi, ottenuto in condizioni di carico statico, o in scarico totale, per colata su suddetta schiuma, è utile per modellare il plantare stesso.